WALKING MEMORIES

di e con Elisa Pol
collaborazione artistica Raffaella Giordano
testi* di Elisa Pol

*testi ispirati alle letture di La montagna Vivente, Nan Shepherd, Wanda Rutkiewicz, la signora degli ottomila, Gertrude Reinisch, Tutte le opere, Antonia Pozzi, Il leopardo delle nevi, Peter Matthiessen, La montagna e il suo simbolismo, Marie Davy Madeleine, Sensi soprannaturali, Cristina Campo

È il primo luglio 2018, un passo dopo l’altro salgo la pietraia che mi porta a quota 2.877 metri, i piedi mi spingono su, attraverso 1.170 metri di dislivello. Il mio corpo è in marcia mentre l’ambiente circostante e i cambiamenti di paesaggio iniziano a fondersi con il passato. Il tratto di montagna che mi circonda è reale tanto quanto la valigia posata sopra il letto (a cui torno), sono in ascensione lungo un canalone di roccia grigia e sono a casa, per me i due paesaggi si sovrappongono in transizione continua, in una negoziazione continua con il presente. Quando raggiungo il rifugio, che mi ospiterà per tre mesi, per la guida alpina che asciuga la sua attrezzatura al sole sono una giovane donna, bianca, vestita in malo modo , ma in quel momento io ho già dimenticato di essere una donna, a quel punto non me ne frega niente.

Walking Memories è una performance di gesti e di parole sulla montagna e sul mondo dei ricordi e della dimenticanza. Racconta la mia esperienza in alta quota con le sue sfide e le sue evocazioni. La montagna richiama e richiede da sempre ascensione, silenzio e solitudine, altezza e profondità, rischio ed ebrezza, continuità fino… alla scoperta di un contatto intimo tra soggetto e paesaggio che diventa luogo di metamorfosi. Come un sentiero transfrontaliero il progetto rappresenta un’incursione nei territori di confine tra teatro e danza, letteratura alpinistica e biografia con l’intento di ibridare i diversi linguaggi per creare una performance che gioca con la forma e persegue una narrazione.


ph. Luca Del Pia