LOLA POLIO

Lola di schienaDE COL, OLINDA, TEATRO DELLE MOIRE

Poemetto borderline
di e con: Gianluca De Col
drammaturgia scenica: Gianluca De Col, Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani
supervisione: Alessandra De Santis, Attilio Nicoli Cristiani
tecnica: Monia Giannobile suono: Luca Pagliano
ha suonato il pianoforte per la registrazione: Davide Dellino

A Milano c’è un quartiere, un tempo chiamato la Casbah di Porta Chica.
Negli anni ’80 e ’90 era noto per essere un quartiere malfamato.
Era famoso per la presenza di transessuali e travestiti.
Alla Casbah c’era “il palazzo delle bambole”.
La casa dove transessuali e travestiti – le bambole – vivevano.
Lola è una di quelle bambole.
Lola Polio è abituata a camminare sui vetri
Lola ha la vocazione della poetessa e la specialistica nella sopravvivenza..
Lola cerca di resistere al tempo e all’indifferenza dei tempi.
Lola parla molto solo per darsi l’impressione di essere ancora qualcuno.
Io di non starci più
ci ho pensato tante volte
che se sono ancora qui
è perché mi sono insistita per farlo.
Non riesco a smettermi.”
Un poemetto dedicato agli sguardi distolti e agli sguardi rivolti altrove.