DA VICINO NESSUNO È NORMALE ’13

grafica e illustrazione carlogazzi.com

Da vicino nessuno è normale inizia con un viaggio, un racconto di viaggio, la storia di Ulisse: parte da eroe e torna da uomo ordinario, inizia con una storia di guerra e finisce con una storia d’amore. Ritornare a Itaca? Ritornare a casa? Chi è in viaggio da molti anni, cambia volto e mani, il contrasto con culture diverse lo rende più se stesso e lo trasforma in uno straniero in patria: il ritorno impossibile.

Abbiamo ascoltato le odissee di rifugiati in Italia dal Ghana, dal Niger, dall’Afghanistan, che hanno attraversato deserti, mari e montagne e lo sappiamo, chi attraversa continenti per trovare lavoro, ha capacità straordinarie, sa usare testa e braccia. Ma Itaca, dov’è?
Forse Itaca è tutta da inventare.

Abbiamo cominciato con il cibo da preparare, con l’orto da coltivare: una tavola cosmopolita che si fa piazza. Il cibo è contemporaneamente “bonne à manger e bonne à penser”, mente e mano si rinforzano, una insegna all’altra e viceversa e insieme aiutano a superare distanze costruite.
Siamo seminatori di urbanità. Diamo rifugio a volpi e galline.

Sono stati ospiti: Teatro delle Ariette, Fattore K/Milena Costanzo, ATIR/Comunità Progetto,Socìetas Raffaello Sanzio/Teatro delle Albe, Mario Perrotta/Teatro dell’Argine, Teatro delle Albe, Abbondanza/Bertoni, Teatro Vascello/Barbara Valmorin, Teatro delle Moire, Teatro i/Michele De Vita Conti, Antonio Rezza/Flavia Mastrella, Andrea Cosentino, Danio Manfredini


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