40 GIORNI E 40 NOTTI

di e con Teodoro Bonci del Bene
costumi Medina Mekhtieva
in collaborazione con Ateliersi – Artists in ResidenSì

L’autore e regista Teodoro Bonci del Bene sta preparando uno spettacolo dedicato alla vera storia di Lesly, Soleiny, Tien Norel e della piccola Cristin. Per raccontarla servono una torcia elettrica, un bastone, e dei bambini desiderosi di ascoltarla.


Ho stampato delle cartoline. Una raffigura un piccolo aeroplano giocattolo, con una linea blu dipinta sul fianco e un’elica al posto del naso. Un’altra cartolina mostra una nuvola che urla. In un’altra c’è un intreccio impenetrabile di grandi foglie dalle forme esotiche. In quella successiva c’è un fiore dai colori così accesi che i suoi petali brillano al buio. Poi c’è il disegno di un uomo con il viso e il corpo dipinti, dietro al quale si nascondono dei bambini. Un’altra cartolina è la pagina ingiallita di una vecchissima enciclopedia. Un’illustrazione mostra pantere e giaguari. Un’altra illustra ragni pelosi e colorati di tutte le forme, e poi scorpioni, pidocchi, blatte a mille altri insetti lucidi e neri. Queste cartoline sono tracce di una storia.

Ho sentito dire che quattro bambini viaggiavano su un piccolo aereo insieme alla mamma, al pilota, e ad un uomo della comunità indigena Huitoto. Dovevano raggiungere il loro papà, che li aspettava a Bogotà, per cominciare una nuova vita lontano dalla giungla.

A metà del viaggio l’aereo precipitò nella giungla e scomparve. Ci vollero quaranta giorni per ritrovare i bambini, che erano magri dalla fame, ma stavano bene. La loro mamma invece, il pilota e il terzo passeggero, erano morti nell’incidente. Centinaia di soldati avevano cercato i bambini. Ma furono quattro indigeni, uno sciamano e una tartaruga a ritrovarli.
Teodoro Bonci del Bene


disegni Teodoro Bonci del Bene


Durante il periodo di residenza, Teodoro Bonci del Bene ha incontrato le classi 1A, 3A e 3B e 5A dell’IC Sorelle Agazzi, per sperimentare il racconto su un pubblico di bambini e bambine.