ROBERTA CADE IN TRAPPOLA
CUOCOLO/BOSETTI – IRAA THEATRE
The space between
tredicesima parte di Interior Sites Project
di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti
con Roberta Bosetti
regia Renato Cuocolo
produzione Iraa Theatre coproduzione Il Funaro
Roberta cade in trappola parla di relazioni. La nostra relazione con gli amici, con la loro assenza, con la memoria, col passato e con quello che del passato rimane.
Partendo da elementi presi dalla nostra vita proviamo a toccare quella di molti.
Roberta cade in trappola attraversa e mette in scena il passato, un vecchio registratore che dopo quarant’anni riappare con il suo carico di promesse, la labilità delle relazioni in un mondo in cui più le distanze si rimpiccioliscono, più le relazioni sembrano diventare distanti. Roberta cade in trappola mette in scena la Cosa Brutta di cui parla David Foster Wallace, un’opera sgangherata di magia e un libro di una mostra di Duane Hanson, vista molto tempo fa.
Quel libro è diventato col tempo un’opera esso stesso, una specie di diario in cui si sono accumulate foto, ricami, disegni. Ci è piaciuto interagire con l’opera iperreale di Hanson in cui persone vere sembrano false, e su queste persone false noi inseriamo ricordi di persone vere chiudendo così il cerchio. Più in là la donna che rischia di affogare… Si lascia cadere, cade, cade, cade. Tu sbagli la mossa, è un atto mancato, sbagliare un gradino, inciampare, cadere. Tu non ci pensi, passa attraverso te, sono sciocchezze. È l’appuntamento con l’inconscio.
Scrivere significa portare alla luce l’esistente facendolo emergere dalle ombre di ciò che sappiamo. Mettere parole tra noi e il tempo che soffia portandosi via brandelli sempre più grandi di senso.
Cuocolo/Bosetti