OTELLO CIRCUS

TEATRO LA RIBALTA e ORCHESTRA ALLEGROMODERATO

direzione musicale Maestro Marco Sciammarella
drammaturgia Bruno Stori
regia Antonio Viganò
musicisti Maria Press, Elisa Francese, Marco Sicca, Marta Fededegni, Melisa Volpi, Andrea Stringhetti, Alessio De Paoli, Alice Catania, Daniele Primucci, Martina Frisenna, Luca Baldan, Pasquale Prestinice, Jacopo Wiquel, Pietro William Di Gilio, Chiara Cerrai, Giulia Garitta, Vincenzo Putorti, Stefano Ballardini, Pietro De Nora
attori – danzatori Rodrigo Scaggiante, Marika Johannes, Michael Untertrifaller, Matteo Cilento, Daniele Bonino, Mattia Peretto, Rocco Ventura, Jeson De Majo, Mathias Dallinger, Melanie Goldner, Evi Unterthiner

Per la prima volta in Italia, un’opera lirica verrà realizzata con attori, danzatori e musicisti in situazione di “disagio sociale”. Abbiamo pensato ad un’opera di Giuseppe Verdi, l’Otello. Abbiamo pensato all’Otello perché si presta ad una riduzione sia musica- le che teatrale Quindi l’opera Otello non in forma completa, che non sarebbe per noi realizzabile per chiari motivi logistici e organizzativi, ma una riduzione capace di restituire allo spettatore il dramma, il senso, i contenuti drammatici e musicali dell’opera.

Dal punto di vista musicale è una delle poche opere “psicologiche” di Verdi, senza orpelli patriottici, storicistici e di maniera, la profondità introspettiva in musica dei personaggi è di grande forza e intensità, le arie sono vere e proprie radiografie dell’anima e degli umori più profondi. L’opera scuote la nostra sensibilità mostrandoci le passioni portate all’e- stremo , passioni e pulsioni da tutti riconoscibili e questo ci rende tutti attenti osservatori , arruolati nelle file della vita. Cosi facendo incoraggia la nostra compassione in modo straordinario. Giunge direttamente al nocciolo degli affetti e degli affari degli uomini perché racconta sentimenti, passioni contrastanti e opposte che attraversano ogni genere umano.

L’Orchestra AllegroModerato è un’orchestra sinfonica di cinquanta elementi composta da musicisti con disagio psichico, mentale e fisico e da musicisti professionisti. I musicisti di AllegroModerato si esibiscono in tutta Italia e all’estero,partecipando a numerosi concerti ed eventi di grande prestigio. L’Orchestra ha in repertorio rielaborazioni di opere dei maggiori compositori sinfonici: Beethoven, Elgar, Dvorak, Gershwin, Grieg, Mahler, Mussorgski, Shostakovich, Saint-Saëns, Stravinskij, Verdi.

La complessità e la lunghezza di un’opera teatrale come l’Otello verdiano e la sua messa in scena con il Teatro La Ribalta, hanno ovviamente posto vincoli e posto criteri specifici per la realizzazione musicale.
L’orchestra pensata non sarà l’orchestra “da buca”, esterna ed estranea alla scena, ma sarà sul palco o comunque all’interno dello spazio scenico, e sarà parte integrante e integrata dell’azione.

Il nostro Otello sarà un grande Circo dei sentimenti umani, dove i personaggi dell’opera esibiranno le loro emozioni come delle prestazioni artistiche circensi. Sono numeri di alta abilità, piroette ed equilibrismi , azione acrobatiche a raccontare la storia. Possiamo così immaginare che Jago sia un lanciatore di coltelli, affilati come le sue parole, Desdemona l’equilibrista a qui non riesce nessun numero di equilibrismo, ingenua nel tentativo di tenere tutto insieme, Otello il Clown bianco, padrone del Circo, Cassio un clown augusto, Emilia una venditrice di popcorn. C’è il grottesco, il dramma, la fisicità dei personaggi, la vicinanza del pubblico e un clima surreale : tutti questi elementi sono gli ingredienti per questo Otello “ diverso”. Il tema, che più ci interessa indagare e raccontare, è quello che riguarda i sentimenti, in particolare quelli che rappresentano il motore drammatico dell’opera: la folle gelosia di Otello, l’invidia corruttrice di Jago, l’amore ingenuo e sconfinato di Desdemona. Sentimenti e passioni che possiamo ben riconoscere e che, quando esplodono potenti, ci mandano fuori di senno e travolgono le nostre vite. Pulsioni che ci riguardano, anche come animali sociali, e con cui dobbiamo, spesso tragicamente, fare i conti. La musica di Verdi ha un’enorme potenza emotiva che ci accompagna at- traverso tutte le situazioni e gli stati d’animo dei personaggi, dalla tempesta furiosa, alla mesta canzone del Salce, dalla quiete soave, al grido di terrore, la musica di Verdi esalta i sentimenti, produce endorfine e carica l’attore nella sua performance espressiva. Il rapporto tra attori e musica diventa un elemento di studio e ricerca fondamentale del percorso di lavoro.

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