GINEVRA E LANCILLOTTO

ph. Giulia Lenzi

di Riccardo Favaro e Giovanni Ortoleva
regia Giovanni Ortoleva
musiche Pietro Guarracino
con Leda Kreider ed Edoardo Sorgente
produzione Teatro Metastasio di Prato
con il supporto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave / Kilowatt), KanterStrasse, Residenza Artistica Olinda/TeatroLaCucina

In uno dei miti più noti dei romanzi cortesi, Ginevra, moglie di Artù, e Lancillotto, il più valente cavaliere del Re, cadono preda di un amore che porterà a scontri intestini e lotte fratricide, fino alla tragica caduta del regno. Così tramonta la letteratura cavalleresca, così la tavola rotonda cade su se stessa: infatti è proprio il tanto decantato amore, spesso al centro delle prove affrontate dai cavalieri di Artù, a decretare la sua fine.
Setacciando gli ampi materiali che formano il mito e gli circolano intorno, da Chretien de Troyes a sir Thomas Malory, da Dante Alighieri a Robert Bresson, Giovanni Ortoleva e Riccardo Favaro ne compiono una riscrittura essenziale, capace di far intravedere attraverso la vicenda dei due amanti l’affresco di un mondo in rapido cambiamento.

Afferma Giovanni Ortoleva: “Credo che quello che maggiormente ci colpisce dei romanzi cortesi oggi non siano tanto gli animali fantastici o gli incantesimi, quanto il mondo ideale dei cavalieri, la loro condivisione di valori per cui morire. Oggi la tavola rotonda, la cui forma indicava che nessuno poteva esserne il vertice, è più inimmaginabile degli ippogrifi. Se è vero, come dice Denis De Rougemont, che l’Occidente si fonda sull’idea di amore descritto nei romanzi cortesi, viene da chiedersi come ha fatto a perdere tutto il resto che si trova in quelle pagine.
A questo proposito, proprio la storia di Lancillotto e Ginevra è cruciale. Quando la moglie di Re Artù e il suo cavaliere più valoroso avviano la loro relazione clandestina stanno mettendo in moto il processo che porterà alla fine del regno di Artù. Stanno decidendo, o non stanno riuscendo ad evitare, di distruggere la tavola rotonda. Stanno scegliendo l’amore al posto degli ideali. Stanno scegliendo per noi”.