DA VICINO NESSUNO È NORMALE 2020

Lunghe passeggiate immaginate nelle strade vuote della nostra città.
Cosa accadrà dopo, come sarà la città? Ci ritireremo, come abbiamo sempre fatto, sulla zattera del metro quadrato razionale o partiremo per un viaggio avventuroso per re-inventare la città? Sonderemo i vasti spazi urbani per reinterpretare l’uso delle piazze e delle strade, venerare gli alberi e il verde? Daremo una scossa ai ritmi di vita in città? Allargheremo il centro fino alle periferie? Il desiderio di rincontrarsi, di vivere insieme nuove emozioni è enorme, purché non si abbia paura.

Tutto questo richiede molto lavoro, e opportunità di lavoro servirebbero tanto in questi tempi di crisi: preparare del buon cibo, fare riparazioni complesse, raccontare storie avvincenti, pensare a un alloggio per tutti, anche per quelli che non trovano rifugio da nessuna parte. Re-inventare la città non produce un gran profitto, ma incide sul benessere delle persone. A Olinda abbiamo già iniziato, in misura omeopatica, a vivere una nuova cultura collettiva.


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Rassegna Stampa

foto Luca Del Pia