DA VICINO NESSUNO È NORMALE ’04

Il sogno è che un piccolo progetto possa crescere. Reinterpretare l’uso del Pini come un’area ricca di opportunità per imparare un mestiere, per lavorare, per stare con altri, ma soprattutto per farsi sorprendere dalle proprie, spesso inaspettate, capacità, contribuisce ad abilitare non solo persone con problemi psichici, ma anche a riabilitare la psichiatria stessa. Oltre alle migliaia di cittadini che hanno bevuto una birra o cenato al BarRistorante Jodok, anche gli abitanti dei quartieri vicini, Comasina e Quarto Oggiaro, scoprono il Paolo Pini. Accompagnano i loro bambini, organizzano feste e molti si impegnano nella realizzazione di progetti di socialità, come il Centro Estivo e il Torneo di calcio. Tanti volontari da tutta la città danno una mano per migliorare l’accoglienza.

L’impresa sociale al Paolo Pini investe sul patrimonio della psichiatria – il luogo stesso, anzitutto, la sua memoria e la sua esperienza del cambiamento – e lo converte a un uso sociale e d’interesse pubblico, con l’idea di farne una risorsa di qualità della vita del territorio, una sorta di cantiere della salute mentale in cui si curano insieme le persone e i contesti di vita.

Non varrebbe la pena per la psichiatria milanese di investire il suo antico patrimonio, il manicomio, in strategie progettuali capaci di combinare rigenerazione umana con rigenerazione urbana?

Sono stati ospiti: Scaldasole, Almatanz, Stefano Benni, Lucilla Giagnoni, Teatro Minimo, Marion D’Amburgo/Lucia Ragni, Lella Costa, Bebo Storti, Teatro dell’Archivolto, Renato Gabrielli, Roberta Biagiarelli, Progetto Urt, Alessandro Bergonzoni, Giuseppe Cederna, Massimiliano Speziani


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